Diario di: Redazione GoTellGo
Autore: Redazione GoTellGo
Goteller: Redazione GoTellGo
Categoria: natura
Creato il: 22/05/2010
Data Da: 25/09/2009
Data A: 25/09/2009
Licenza:
Nazioni: Italy
: Palmarola
Posti visitati: Cala Brigantina, Spiaggia di San Silverio, Scogli Le Galere, Cala Tramontana, Scoglio Spermaturo, Valico della Forcina
Parole chiave: case-grotta, ossidiana

L'isola fu sfruttata in età neolitica per la presenza di ricchi giacimenti di ossidiana, un vetro nero di origine vulcanica, utilizzato per la realizzazione di armi e utensili.

La massa nerastra dei giacimenti di ossidiana è ancora visibile lungo il versante orientale e all'estremità settentrionale di Palmarola, lungo le pendici del Monte Tramontana.

Caratteristiche dell'isola sono le "case grotta". Le frequentazioni stagionali dell'isola spinsero gli abitatori a ricavare delle abitazioni nelle pareti rocciose a ridosso del mare.

Particolarmente suggestive sono quelle che si affacciano sulla rada di San Silverio e che occupano tutta la parete tufacea. I crolli continui, lo sfruttamento nel tempo e la mancanza di uno studio approfondito non consentono di datarle cronologicamente, anche se è probabile una loro utilizzazione già in epoca preistorica, sulla base di confronti  con situazioni analoghe nella non distante Ischia.

Volendo fare il peroplo dell'isola, ecco gli scorci da non perdere:

Valico della Forcina: forra naturale che sembra dividere l'isola in due.

Scoglio Spermaturo: possente colonna di trachite rossastra, nelle cui vicinanze centinaia di gabbiani depongono le uova.

Cala Tramontana: il vento e il mare l'hanno plasmata a guisa di cattedrale gotica.

Scogli Le Galere: chiazzati da fitte macchie di ossidiana.

Spiaggia di S. Silverio: scalo maggiore dell'isola, la parete retrostante è costellata di abitazioni in grotta, di epoca imprecisata. Sul faraglione antistante si conserva la piccola Cappella di San Silverio.

Cala Brigantina: estremità meridionale dell'isola, deve il nome al fatto che le imbarcazioni venivano a cercare rifugio dal mare in tempesta nelle acque basse e tranquille della cala che, nella forma, ricorda le chele di un crostaceo.

Riportiamo infine alcune citazioni storiche:

"Il profilo dell'isola, alla quale ci eravamo avvicinati, trovai tanto a quello di Ponza somigliante, che mi parve esser facile da lungi di scambiar l'una per l'altra. Per• quando vi fummo molto dappresso, nulla più mi occorse all'occhio che balze discoscese, creste taglienti di montagne, rocce di tufo cosparse di lapillo vulcanico, masse colorate fortemente di un giallo bruno, ed un insieme di arido e d'isterilito nella scarsa vegetazione. Quelle coste apparivano per soprappiù inaccessibili, e più o meno scendenti a picco sul pelo delle acque, effetti patenti di alluvioni, per le quali tutto il terreno nella periferia dell'isola, che non misura più di sei miglia di circuito, si presenta solcato, scabro, avvallato, ed il ridosso de' monti sfranato ed informato di grandi e neri macigni" (P. Mattej, L'arcipelago ponziano, 1857)

"Ben mi rimembra di scena in un sorprendente e compassionevole di belati lamentevoli di un piccolo gregge; il quale libero e tranquillo pasturava sull'erta altissima degli anzidetti due isolotti, non guardato da cani, e manco da pastori. Di queste capre derelitte la coraggiosa agilità, e la sicurezza dello sgambettare fra quelle ripide balze, e lo star come ad un capello sull'orlo del precipizio era sorprendente spettacolo. Si che mai più come in quella circostanza riconobbi la giustezza del comune adagio che proclama quegli animali per antonomasia modelli di meravigliosi salti e di giocosa ginnastica. Quelle povere bestie, prese da subitanea paura al nostro troppo appropinquarci, si posero a saltellare da locuste più che da quadrupedi!". (P. Mattej, L'arcipelago ponziano, 1857)

WIkipedia: Palmarola

Il modo più facile per arrivare a Palmarola è affittando una barca a Ponza.