Itinerari all'Isola d'Elba: Capoliveri

Capoliveri: Chiesa di San Michele
Diario di: Redazione GoTellGo
Autore: Redazione GoTellGo
Goteller: Redazione GoTellGo
Categoria: turismo culturale
Creato il: 22/05/2010
Data Da: 25/09/2009
Data A: 25/09/2009
Licenza: Creative Commons License
Nazioni: Italy
: capoliveri
Posti visitati: Isole Toscane, Chiesa di San Michele, Santuario della Madonna delle Grazie, Forte Focardo, Santuario della Madonna della neve, Villa Foresi, Orto botanico

A 18 km da Portoferraio, arroccato su una collinetta (167 m s.l.m.), Capoliveri è uno degli insediamenti più antichi dell’Elba, risalendo all’epoca preistorica. In epoca romana era chiamato Caput Liberi, forse in onore del dio Libero o Bacco al quale veniva dedicato un culto o perché abitato da ex schiavi. Fu sempre zona mineraria per eccellenza per la presenza delle miniere  di ferro di Monte Calamita e del Ginevro nella punta meridionale dell’isola. Il paese, saccheggiato nel 1544 dal corsaro Barbarossa e nel 1708 dal generale spagnolo Pinel, conserva nelle sue viuzze (i cosiddetti “chiassi”), un aspetto medievaleggiante, austero e privo di ornamenti. Dall’alto si possono ammirare il Golfo Stella, il Golfo di Lacona e il Golfo di Campo. Il selvaggio promontorio di Capoliveri, coperto di macchia, agavi e fichi d’India, è una delle zone più belle dell’Elba, con coste spesso strapiombanti e frequentate da migliaia di gabbiani e calette con l’acqua cristallina, raggiungibili per lo più via mare.

Le spiagge

  • Naregno: sabbia, affollata, collegata con motobarche a Porto Azzurro
  • Innamorata: sabbia, di fronte alle Isole Gemini, con gabbiani e cormorani
  • Pareti: sabbia, le costruzioni avvolgono l’arenile
  • Morcone: sabbia, ben riparata, nei pressi la pineta di Monte Calamita:
  • Madonna delle Grazie: sabbia e ghiaia, nei pressi del santuario
  • Barabarca: sabbia, di fronte a Capo Stella
  • Zuccale: sabbia, la vegetazione quasi lambisce l’acqua
  • Lido: sabbia, ben attrezzata ma affollata
  • Norsi: sabbia, ideale per immersioni in apnea
  • Felciaio: sabbia, bell’ambiente naturale
  • Lacona: sabbia, sul retro dune sabbiose con habitat intatto, piuttosto frequentata
  • Straccoligno: sabbia, mai troppo affollata
  • Ripalti: rocce, meta ambita dai sud, zona di nidificazione dei gabbiani                 
  • Punta Rossa: silenziosa e solitaria, frequentata da migliaia di gabbiani

Itinerari consigliati

Chiesa di San Michele: lungo la strada provinciale, a 300 m dal paese, si conservano i ruderi dell’antica chiesetta romanico-pisana della prima metà del XII secolo, di cui si scorge solo l’abside decorata con archetti e lesene. La parte anteriore, pesantemente mutilata, è stata trasformata nei secoli in un cimitero, poi abbandonato. A navata unica, era stata costruita con calcare rosato locale, ben squadrato. Venne distrutta nel XIV secolo dai Saraceni. Il 17 novembre 1376, durante il viaggio di rientro a Roma da Avignone, papa Gregorio XI vi celebrò la messa, allorquando il convoglio navale fu costretto a sostare per le avverse condizioni del tempo.

Santuario della Madonna delle Grazie: lasciando il paese lungo la strada bassa, la prima deviazione sulla destra conduce al Santuario cinquecentesco. Caratterizzato da una pianta a croce latina, l’edificio è sormontato da una cupola a squame e fiancheggiato da un basso campanile con cupoletta orientaleggiante. L’interno della chiesa, ben restaurato, conserva un bel soffitto a cassettoni lignei e un quadro raffigurante la Madonna del Silenzio, dipinto a metà del 1500 da un allievo di Michelangelo. Il santuario, eretto su un antico romitorio, ospitò un luogo di ricovero per  i pellegrini che si recavano a Montecristo.

Forte Focardo: imboccando la strada che costeggia il promontorio di Monte Calamita, si fiancheggia il Forte Focardo, di proprietà della Marina Militare e non visitabile. Venne fatto costruire nel 1678 dal viceré di Napoli Fernando Gioacchino Focardo per il re di Spagna, a difesa del Golfo di Longone. I tedeschi tentarono invano di espugnarlo nel 1708. Nei pressi, in cima a una piccola punta, svetta un potente faro, tuttora funzionante.

Santuario della Madonna della neve: una strada perpendicolare alla spiaggia di Lacona conduce al piccolo Santuario settecentesco, arroccato su un poggio. Venne costruito dagli abitanti di Capoliveri e affidato a due romiti, di volta in volta  prescelti dal magistrato del Comune. Rimase in uso fino al 1817. Ogni anno, il 5 agosto, viene celebrata una grance festa.

Villa Foresi: al centro della Piana di Lacona, raggiungibile dalla provinciale per Bagnaia, si conserva la magnifica Villa di Raffaello Foresi, circondata da eucalipti centenari. Due epigrafi sulla soglia così recitano: <<O consacrato a Giove protettore dell’ospitalità, chiunque tu sia purché onesto, se per sorte devi fuggire gli uomini più malvagi simili a nemici, entrando nel solitario asilo, riposa>> e <<Amici nemici / parenti serpenti / cugini assassini / fratelli coltelli>>. La Villa fa attualmente parte di un’azienda agricola, di cui si possono anche visitare cantine e vigneti.

Orto botanico: annesso al camping Rosselba a Bagnaia, si può visitare uno splendido orto botanico ricco di piante tropicali e alberi secolari in via d’estinzione. Il parco, che si estende per una superficie di due ettari circa, nacque per volere di un ricco bavarese. Abbandonato per lungo tempo, venne riscoperto nel 1985 da una giovane botanica e restaurato in diverse parti.

 

Wikipedia: Capoliveri