Gignese (VB): Museo dell'ombrello e del parasole

Gignese (VB): Museo dell\'Ombrello e del Parasole
Diario di: Maria Teresa
Autore: GoTellGo Museums
Goteller: Privato
Categoria: musei e monumenti
Creato il: 16/03/2010
Data Da: 16/03/2010
Data A: 16/03/2010
Licenza: Creative Commons License
Nazioni: Italy
: gignese
Posti visitati: verbania, Museo dell ombrello e del parasole
Parole chiave: Saverio Guidetti, Igino Ambrosini

ll museo di Gignese è l’unico al mondo nel suo genere. Collezionisti e curiosi potranno ammirare ombrelli e parasoli. Considerate un'ora per la visita.

Non si conosce con precisione né il periodo, né il luogo in cui l'ombrello fu inventato. Si pensa derivi dall'oriente - Cina, India o Giappone ; alcuni ritengono fosse presente anche nell'antico Egitto. In Cina era associato (fin dall'epoca preistorica) al culto dell'Imperatore, come oggetto sacro; nell'Egitto dei Faraoni era consentito usarlo solo ai nobili; in Giappone proteggeva i samurai ed ora è un vero e proprio simbolo nazionale. Nella Grecia classica era utilizzato prevalentemente dalle donne nell'ambito del culto di Dioniso, mentre durante l'Impero romano era usato come accessorio di abbigliamento vezzoso e seducente dalle donne più ricche. Infine entrò anche nell'iconografia pontificia come oggetto di pertinenza del papa. L'ombrello è un oggetto antichissimo, che ha avuto durante i secoli varie funzioni, ma non quella per cui è utilizzato oggi, che è di riparare dalla pioggia" (Wikipedia).

Il Museo dell'ombrello e del parasole ospita, su due piani, pezzi curiosi e di notevole valore storico-culturale: dall’ombrello appartenuto a Giuseppe Mazzini a quello della regina Margherita di Savoia. Molti esemplari sono di rara fattura e squisitamente lavorati, esposti in modo tale da attrarre la curiosità del visitatore.

Al pian terreno sono esposti circa 150 ogggeti, soprattutto parasole e parapioggia che ripercorrono l'evoluzione della moda dal XIX secolo ad oggi. Ma sono esposti anche materiali di copertura - seta e fbre sintetiche -, le impugnature in avorio, in legno, in argento, le minuterie.

Al piano superiore è esposta documentazione storica sull'uso del parasole e del parapioggia e figurini di moda.

Interessantissime le testimonianze dell'attività dei primi ombrellai, cosiddetti "pioneri": foto, attrezzi di lavoro, sacche di cuoio o legno contenenti l'occorrente per i riparazioni, oggetti legati alla vita quotidiana degli ambulanti.

Nato da un progetto di Igino Ambrosini, figlio e fratello di ombrellai (1883 - 1955), il museo si insediò nel 1939 al piano superiore delle scuole elementari. Nel 1976 il Museo dell'Ombrello e del Parasole si trasferì nell'attuale edificio costruito grazie alla collaborazione del Comune e dell'Associazione "Amici del Museo" presieduta allora da Saverio Guidetti, industriale dell'ombrello di Novara. Osservando l'edificio dall'alto delle gradinate della Chiesa Parrocchiale di San Maurizio, si nota subito che ha la pianta a forma di tre ombrelli aperti affiancati. L'allestimento attuale, dovuto all'architetto Bazzoni, risale alla seconda metà degli anni Ottanta.

Informazioni utili:

http://www.gignese.it/museo/

 

 

 

 


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