Weekend a Pescasseroli e Opi

pescasseroli
Diario di: Andrea
Autore: Andrea Moretto
Goteller: Privato
Categoria:
Creato il: 01/04/2010
Data Da: 19/10/2007
Data A: 21/10/2007
Licenza: Creative Commons License
Partecipanti: Andrea e Olsa
Nazioni: Italy
: pescasseroli
Posti visitati: Pescasseroli, Opi
Parole chiave: Abruzzi, Pescasseroli, Opi, passeggiata a cavallo

In Abruzzo, in provincia dell’Aquila, racchiusa in una conca tra i Monti Marsicani e all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, c'è una bella località di villeggiatura, Pescasseroli. Il paese è ottimo sia per le villeggiature invernali, grazie ai molti impianti sciistici a disposizione dei villeggianti, che per quelle estive grazie al clima fresco, all’aria salutare ed alle numerose passeggiate possibili, sia a piedi che a cavallo, attraverso i sentieri circostanti di cui la zona è piena.

Abbiamo visitato Pescasseroli grazie ad una coppia romana di nostri amici che, avendo una seconda casa da queste parti, ci hanno invitato a trascorrere un paio di giorni con loro nel mese di ottobre.

È stata un’ottima occasione per visitare il centro abitato e alcune zone limitrofe e da allora ci è rimasta una sorta di “saudade”, di nostalgia mista alla voglia di tornarci spesso, specialmente quando i livelli di stress reclamano una pausa di relax fuori dalla città.

Verso le 14.00 partiamo da Roma immettendoci sulla Roma - L’Aquila (A -24) che percorriamo per circa 70 km prima di imboccare lo svincolo per la A 25 in direzione Chieti/Pescara.

Usciti ad Aielli/Celano e seguita la direzione per Gioia dei Marsi entriamo a Pescasseroli dopo una ventina di chilometri di strada di montagna (divertente per chi guida ma un po’ meno per i passeggeri...)

A circa due ore da Roma, viaggio tranquillo: appena arrivati decidiamo di andare a posare i bagagli in albergo e poi di andare a fare un giro in paese.

 L’albergo – Hotel Pagnani - si trova ad un paio di centinaia di metri dal centro del paese ed è immerso nel silenzio e nella natura. Dopo le formalità del check-in saliamo in camera, disfiamo i bagagli e ci incamminiamo verso il paese.

Pochi passi e già si respira un’aria diversa da quella di città…un’aria buona e fresca, che rilassa i polmoni e la mente. Tutt’intorno alberi e prati, l’odore di legna e cenere e tante casette coi classici tetti a punta, fondamentali negli inverni nevosi.

Mentre scendiamo verso la piazza centrale costeggiamo il Parco Giardino, nel quale si possono trovare specie di animali nati in cattività che sono stati trovati feriti e curati e di conseguenza sono diventati assolutamente dipendenti dall'uomo. Qui è possibile trovare orsi bruni, caprioli, gufi reali, lontre, istrici, insomma una sorta di vero e proprio zoo.

Procedendo oltre entriamo nella parte abitata di Pescasseroli, coi primi negozi ai lati della strada. Forse è per l’orario, ma in giro di gente ce n’era davvero poca…comunque arriviamo nei pressi di piazza S. Antonio, entriamo in un bar e ci sediamo per un caffè e una fetta di tiramisù. Dopodiché decidiamo di fare una visita ai resti di Castello Mancino sulla sommità del monte che domina Pescasseroli.

Questo castello ha mantenuto pressoché intatta l’impianto strutturale che appartiene alla tipologia del “castello cecinto”: esistono dei documenti che attestano la sua esistenza fin dal XII a.C. Diversa invece sarebbe stata la nascita del “centro fortificato” risalente al periodo delle invasioni barbariche compreso tra IX-X secolo a.C.

Per raggiungere la nostra meta partiamo dalla Piazza del Municipio e ci incamminiamo per il sentiero che attraversa la verde pineta. Già dopo i primi passi il dislivello pian pian si fa sentire ma alla fine, dopo un’oretta di fatica, arriviamo in cima ed è bellissimo potersi affacciare sulla valle sottostante e sdraiarsi sui verdi prati. Restiamo al sole una buona mezz’ora sia per riposarci che per goderci lo spettacolo sottostante prima di incamminarci nuovamente verso la discesa.

Una volta tornati in paese rientriamo in albergo e dopo un po’ di riposo scendiamo nel ristorante per la cena, dopodiché torniamo in centro e , arrivati nei pressi di un cinema situato a poca distanza dalla centralissima piazzetta, decidiamo di terminare la  serata con un film.

 Il mattino successivo ci alziamo verso le 10.00 e dopo un’ottima colazione a buffet in albergo, raggiungiamo un maneggio vicino per fare una passeggiata a cavallo. Al Centro Ippico Vallecupa, lì nelle vicinanze, con una spesa di soli 15€ a persona ci permette di trascorrere un’ora abbondante passeggiando a cavallo lungo i prati ed i sentieri circostanti insieme ad un gruppo di altre sette/otto persone.

Una volta tornati al maneggio prendiamo la macchina, ci immettiamo sulla SS509 in direzione sud e andiamo a mangiare in un ristorante che si trova proprio sulla linea di confine tra Abruzzo e Lazio. Purtroppo non ricordo il nome, ma sulla strada, proprio in corrispondenza della segnaletica di separazione tra Lazio e Abruzzo, c’è solo questo locale, quindi non ci si può sbagliare.

Terminato di pranzare risaliamo in macchina con l’intenzione di far ritorno direttamente a Pescasseroli, ma la SS509 costeggia le pendici di un minuscolo paese tutto arroccato che non possiamo non andare a visitare. Seguiamo quindi le indicazioni per Opi, e dopo una serie di stretti tornanti entriamo nel paese.

Opi sembra una bomboniera, si sviluppo quasi interamente in salita ed al suo interno vi abitano solo poche anime.  Qui è possibile visitare il Municipio che ha sede in uno splendido palazzo del XVII secolo, la cappella in stile barocco di San Giovanni Battista, la chiesa di Santa Maria Assunta costruita nel 1100. Dentro alla Chiesa dell'Assunta è possibile ammirare tre bellissimi dipinti ad olio aventi come protagonisti il Battesimo di Gesù; la Decapitazione di San Giovanni Battista; il Purgatorio. Da qui è possibile poi affacciarsi e ammirare ancora meglio sia il Monte Marsicano con i suoi ricchi boschi di faggio che i Monti della Meta.

Visto che l’imbrunire incalza decidiamo di salutare questo splendido borgo e di fare ritorno a Pescasseroli, anche perché in mattinata avevamo scoperto che più tardi, nel tardo pomeriggio, nei pressi del cortile antistante la Chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo, ci sarebbe stato un piccolo concerto strumentale e vogliamo assistervi.

Raggiunto il paese, parcheggiamo la macchina e ci avviciniamo al luogo della manifestazione, ma siamo in anticipo e così decidiamo di girare per i negozi là intorno tra cui un delizioso negozietto di ambientazione “fantasy” nel quale è possibile trovare davvero di tutto: dalle statue e statuette rivisitate dei segni zodiacali fino all’oggettistica in stile fantasioso più strana.  

Assistiamo quindi al piccolo concerto strumentale di violini e contrabbasso e poi andiamo a mangiare nel ristorante “Peppe di Sora di cui n paese di parla molto bene, opinione che confermiamo una volta terminata la cena.

Facciamo ancora due passi nei pressi del Monumento ai Caduti, che si trova nella zona adiacente a Piazza S. Antonio e poi ce ne torniamo in albergo.

 La domenica mattina ci alziamo con calma e, una volta terminato il check-out in albergo facciamo colazione al bar di Piazza S.Antonio: il loro tiramisù per noi è ormai una sorta di calamita!

C’è molta più gente per le strade, forse per la bellissima giornata di sole, o per l’orario della messa domenicale, mail paese rispetto al giorno prima ci sembra diverso.

Rientriamo quindi tranquillamente a Roma: in due orette arriviamo al casello di Roma Nord e riusciamo a evitare l’imbuto che ultimamente si forma regolarmente all’ingresso in città: il bel weekend si conclude al meglio!

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