27-28 maggio 2008. Bora Bora

bora bora_distanze
Autore: Sara
Creato il: 24/11/2008
Data Da: 27/05/2008
Data A: 28/05/2008
Pubblicato: Si
Licenza: No
: Bora Bora (French Polinesia)
Parole chiave: Maupiti Express, passe di Maupiti, delfini, motu Tevairoa, nursery dei coralli, Vaitape, Vaitape, Punta Matira, arcomarino

Dopo una mattinata passata in relax al Kuriri, alle 15 Jean ci accompagna al porto dove ci attende il Maupiti Express, il traghetto che collega Maupiti e Bora Bora (2 ore di navigazione).

Il passaggio attraverso la “passe” di Maupiti è impressionante; dalla calma piatta della laguna si entra in pieno oceano, con le alte onde che si infrangono sulla barriera corallina. Avvicinandoci a Bora Bora, sul far del tramonto, avvistiamo un branco di delfini che nuotano e saltano vicinissimi al traghetto: è emozionante vederli in libertà! Anche Bora Bora, vista dal mare, è un grande spettacolo, e si nota subito la mondanità che caratterizza l’isola rispetto alla quiete di Maupiti.

Un pulmino ci preleva al porto e ci porta al punto di attracco delle barche-navetta che collegano col Pearl Beach Resort, costruito sul motu Tevairoa, uno dei lussi che ci siamo concessi in questo viaggio,. L’area in cui si sviluppa il Resort è molto vasta e per trovare il nostro bungalow servirebbe una mappa, tra i tanti vialetti, giardini e vasche con ninfee, ristoranti, bar, centro benessere, boutique; c’è anche un’area chiamata “nursery dei coralli”, un punto in cui l’ecosistema sottomarino viene preservato e si può osservare i coralli senza il rischio di danneggiarli. Tutto qui è megagalattico (anche il costo degli extra).

Restiamo a cena in uno dei due ristoranti del resort (Tevairoa Restaurant), molto elegante ed esotico: unica nota stonata in tutta questa grazia, a parte le cameriere un po’ appesantite che servono le portate in ciabatte, anche se gentili e sorridenti come sempre, sono gli altri ospiti – la percentuale di italiani è aumentata in maniera esponenziale – che parlano forte e cercano di ordinare la spaghetti anche qui.
Ceniamo con tempura di gamberetti in salsa piccante e germogli di bambù, bocconcini di tonno su base di riso basmati con intingoli vari e per finire, rotolo di cioccolato fondente con ripieno di gelato al pistacchio accompagnato da gelato alla vaniglia.

Dopo una sontuosa colazione con ogni ben di Dio, il giorno dopo prendiamo la navetta delle 10.15 e, arrivati a Vaitape, centro principale di Bora Bora, ci dedichiamo ad un giro orientativo e a un po’ di shopping.

Noleggiamo due bici per un paio d’ore e raggiungiamo Punta Matira, tratto di laguna turchese e spiaggia bianca. Si dice che qui a Bora Bora esista l’arcomarino, un arcobaleno dei colori del mare che sfumano in tutte le tonalità dal blu all’acquamarina e nasconde una miriade di pesci dai colori più disparati.

Per quanto anche qui a Bora Bora la natura sia sempre impareggiabile, l’isola è molto turistica e i prezzi sono ancora più alti, se è possibile: non abbiamo avuto molto tempo a disposizione per scoprire altri angoli nascosti di paradiso, ma ripensiamo con nostalgia a Maupiti o alle Cook e alla loro autenticità.

Immagini associate

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