A novembre nella Repubblica di San Marino
Author: Maria Teresa Natale
Goteller: Private
Category: transit
Made: 2008-12-07
Date From: 2008-11-19
Date To: 2008-11-21
Released under:
Nations: San Marino
Main place: san marino citta
Keywords: preghiera, meditazione, emigranti, sammarinesi
48 ore a San Marino per motivi professionali
Mercoledi: parto in treno da Roma alla volta di San Marino. Attenzione: non San Marino in provincia di Padova, ma la Repubblica di San Marino. E nella piccola repubblica la stazione ferroviaria non esiste più dai tempi del dopoguerra. Si deve perciò arrivare a Rimini e da lì prendere un pulmann o il taxi (io sono arrivata a destinazione nel pulmino del simpatico autista Gabriele, cell. 3357336500). Alle 23,30 guadagno l'albergo che mi hanno prenotato: il Grand Hotel di San Marino, quattro stelle, confortevole, ma assolutamente privo di charme.
Giovedi: sveglia alle 7,00, colazione e ricerca della Biblioteca di Stato, dove mi devo recare per motivi professionali. A pranzo, mangio in compagnia di archivisti e bibliotecari alla mensa universitaria. Chiacchieriamo e scopro che i sanmarinesi sono circa 40.000, di cui tre quarti residenti nella piccola repubblica, e gli altri residenti in Argentina e negli Stati Uniti a Detroit.
Alle 16,00 sono finalmente libera e ne approfitto per una breve passeggiata nel borgo. L'aria è tersa ma fredda, ci saranno 4 o 5 gradi.
In fondo a un vicolo, incuriosita, scopro una specie di grotticella: si tratta di un luogo di raccoglimento che, come recita una piccola targa posta all'esterno, "la Repubblica di San Marino, terra di grande ospitalità, ha realizzato per permettere a persone di ogni cultura e religione di potersi fermare e raccogliere in meditazione e preghiera".
Nel tornare verso l'albergo, percorro altri vicoli e costeggio un piccolo parco decorato con sculture. Tutto è lindo e pulito, quasi finto, e i negozi di souvenir non fanno che accrescere questa sensazione. Unica consolazione: a novembre le strade sono deserte...
Venerdì: fino alle 12 sono ancora impegnate per lavoro. Poi prima di partire ne approfitto per farmi accompagnare a visitare il Museo dell'Emigrante, realizzato per recuperare la memoria di coloro che hanno vissuto l'esperienza migratoria e raccontare attraverso immagini e documenti l'epopea dei sammarinesi, partiti per esportare "lavoro, mestiere e cultura".
Richiamo l'autista Gabriele che mi conduce a Rimini e da li', in treno, raggiungo Roma dopo aver cambiato a Bologna.