Costeggiando il Tevere in bici da Ponte Testaccio a Labaro

In bici sul Tevere
Diario di: Redazione GoTellGo
Autore: GoTellGo Biker
Goteller: Redazione GoTellGo
Categoria: cicloturismo
Creato il: 22/05/2010
Data Da: 11/03/2010
Data A: 11/03/2010
Licenza: Creative Commons License
Nazioni: Italy
: roma
Posti visitati: Tevere, Isola Tiberina, Ponte Matteotti, Ponte Sublicio, Ponte Cestio, Ponte Fabricio, Ponte S. Angelo, Ponte Flaminio, Ponte Sisto, Ponte Milvio
Parole chiave: Mercatino antiquario

Piacevole passeggiata in bicicletta sulle banchine del Tevere, respirando due millenni di storia.

L’itinerario inizia da Lungotevere degli Artigiani, nei pressi di Ponte Testaccio, dove una rampa ci consente di raggiungere la banchina.

Di fronte a noi si staglia il Monte dei Cocci o Monte Testaccio, vera e propria discarica della Roma antica. La collinetta infatti è interamente costituita da innumerevoli strati di cocci di anfore olearie sbarcate dal vicino porto fluviale di epoca romana.

Proseguiamo prendendo a sinistra, verso nord, lungo il fiume. Poco prima di Ponte Sublicio, sulla sponda opposta del fiume si scorgono infatti i resti dell'antico porto romano.

Eccoci a Ponte Sublicio, progettato dall'architetto Marcello Piacentini e, inaugurato nel 1918. Porta il nome dell'antico ponte che sorgeva nei pressi, fatto costruire da Anco Marzio nel VI secolo a.C. La memoria ci riporta agli etruschi, guidati dal re Porsenna che cercarono di attraversarlo per assediare la città, e al leggendario Orazio Coclite, il giovane romano che si precipitò sul ponte per affrontare i nemici gridando ai soldati romani di tagliare il ponte. E infatti il ponte crollò, trascinando nel fiume gli Etruschi e lo stesso Coclite, che però riuscì a raggiungere la città a nuoto.

Costeggiamo quindi il complesso del San Michele che ospita parte del Ministero per i beni culturali.

Poche pedalate ed ecco Ponte Cestio che insieme a Ponte Fabricio fu costruito intorno al 50 a.C. per collegare l’Isola Tiberina alla terra ferma. L’isola, a forma di nave, ospitava il Tempio di Esculapio, inaugurato nel 289 a.C., proprio dove oggi si colloca la Chiesa di San Bertolomeo. La parte settentrionale dell’isola è invece occupata dall’Ospedale Fatebenefratelli.

Proseguendo si arriva a Ponte Garibaldi, costruito nel 1888 su progetto di Angelo Vescovali. Sulle colonne marmoree sono raffigurate le imprese di Giuseppe Garibaldi.

E poi ecco Ponte Sisto, usato in antico come idrometro durante le piene del fiume per la sua particolare struttura caratterizzata dalla presenza del grande foro centrale.

Ponte S. Angelo, costruito nel 126 d.C. dall'imperatore Adriano, consentiva l’accesso alla Mole Adrianea, trasformata poi in Castel Sant’Angelo. Ponte e castello devono il nome al Papa Gregorio Magno che, secondo la leggenda, vide sul monumento un angelo nell'atto di rinfoderare la spada, a significare la fine della peste che aveva decimato il popolo romano. Lungo le banchine, si scorgono numerosi galleggianti, molti dei quali storici.

Ecco poi Ponte Matteotti, opera dell'architetto Augusto Antonelli, che venne inaugurato nel 1929 per collegare il quartiere Prati con il quartiere Flaminio. Venne così chiamato in onore di Giacomo Matteotti, deputato socialista, rapito nelle vicinanze nel 1924 e poi ucciso.

La pista ciclabile prosegue poi fino a Ponte Risorgimento, realizzato in occasione del cinquantenario dell’Unità d'Italia in cemento armato, e poi sul marciapiede del Lungotevere della Vittoria.

Da Piazza Maresciallo Giardino si giunge in pochi istanti nei pressi del Foro Italico e poi a Ponte Milvio dove ogni prima domenica del mese si svolge un pittoresco mercatino dell’antiquariato.

Si attraversa quindi il monumentale Ponte Flaminio e si raggiunge velocemente il Parco di Tor di Quinto con il laghetto, dove spesso gli amanti di modellismo radiocomandano barchette di varie forme e dimensioni.

Si costeggia quindi l’Ippodromo di Tor di Quinto, si supera il ponte della Ferrovia Roma Nord, si passa nei pressi di numerosi impianti sportivi, degli impianti di depurazione di Roma Nord, fino a ritrovarsi nelle vicinanze degli studi televisivi RAI di Grottarossa.

Il percorso termina nella piana di Labaro all’altezza dell'edificio della Fornace Mariani.

Informazioni utili e mappe

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In bici sul Tevere

Memo Associati

info

Altri accessi al Tevere: Via di Ponte del Castel Giubileo, Saxa Rubra, Tor di Quinto, Ponte Milvio, Viale Angelico, Piazza Maresciallo Giardino, Lungotevere Oberdan, Ponte Matteotti, Calata degli Anguillara (cordonata), Ponte Sublicio (Ripa Grande), Ponte Testaccio.

Le scale di accesso alla banchina dei Ponte Cavour, Ponte Umberto, Ponte Sisto, della Calata degli Anguillara (cordonata), sono munite di canaline.