Due giorni a Tirana

Tirana
Diario di: Andrea
Autore: Andrea Moretto
Goteller: Privato
Categoria:
Creato il: 19/03/2010
Data Da: 30/08/2009
Data A: 31/08/2009
Licenza: Creative Commons License
Partecipanti: Andrea, Olsa, Daniele, Eljona, Besford, Ada
Nazioni: Albania
: tirana
Parole chiave: Albania, Tirana, Skanderbeg, Parku Rinia, giardino zoologico, Sky Tower

La ricerca di una meta per le vacanze estive che fosse appena fuori dall’Italia ci ha convinto a recarci in Albania, terra ben nota ad alcuni componenti di questo viaggio poiché originari del luogo, ma quasi del tutto ignota agli altri del gruppo.

Sebbene il tempo a disposizione sarà di una sola settimana, il programma di viaggio ci porterà a visitare i centri nevralgici di questa nazione, tra i quali emergono città quali Valona, Durazzo e soprattutto la capitale Tirana, della quale riportiamo qui le nostre inpressioni.

Il modo più veloce per raggiungere l’Albania è quello di optare per un volo di linea tra Roma Fiumicino e Tirana Rinas. In base alla stagione il prezzo del biglietto di A/R varia notevolmente, ma nel nostro caso avendolo prenotato con Alitalia in largo anticipo, abbiamo speso circa 200€ a persona.

Ci imbarchiamo verso le 11.00 e dopo circa un’oretta abbondante di viaggio l’aereo plana delicatamente sulla pista. Le procedure di sbarco sono abbastanza veloci ed una volta espletate le formalità doganali ritiriamo i bagagli e ci accingiamo a cambiare gli euro in contanti che abbiamo con noi (qui la valuta è LEK).

Raggiungiamo la sede della Europcar presente all’aeroporto e ritiriamo l’auto che abbiamo prenotato da Roma (Fiat Panda 1.2 automatica – 280€ per una settimana)

Tra una cosa e l’altra è già ora di pranzo e dopo aver percorso per un ventina di minuti la superstrada che unisce l’aeroporto alla capitale entriamo finalmente a Tirana, all’ingresso della quale spicca la grande statua di Santa Madre Teresa di Calcutta (che rappresenta insieme all’eroe Skanderbeg un grande orgoglio nazionale).

Percorrendo la strada principale arriviamo finalmente al centro della città e precisamente a piazza Skanderbeg, in cui i grandi e ben ordinati viali che da essa dipartono rappresentano il centro commerciale della città e conducono a vari edifici pubblici, all’Università, alla galleria d’arte contemporanea e al maestoso mausoleo piramidale progettato per l’allestimento di un museo dedicato alla vita di Enver Hoxha, storico dittatore dello stato albanese in carica dal dopoguerra fino agli anni novanta…Mm scopro che ad oggi il mausoleo è divenuto un centro fieristico e ricreativo.

Il fulcro della piazza è naturalmente la statua dedicata l’eroe nazionale, Skanderbeg, a fronte della quale, sulla base di simmetrie si innalza imponente l’edificio del museo storico, la cui facciata rettangolare è sormontata da un enorme mosaico di circa 250.000 tessere che illustra i capisaldi della storia dell’Albania nell’ottica del passato regime.

Arrivati al nostro albergo, Hotel Theranda, che si trova in zona centralissima tra piazza Skanderbeg e lo stadio di calcio, procediamo alle operazioni di check-in, saliamo in camera giusto il tempo per poggiare i bagagli e poi decidiamo di andare a mangiare in uno dei tanti locali presenti nell’attiguo quartiere “ministeriale”, poco distante dalla nostra location. Ci portano antipasto per tutti, carne alla griglia, formaggi, dolce e caffè. Al cambio il prezzo del conto mi sembra quasi irrisorio…meglio così!!

Torniamo in hotel anche perché dobbiamo ancora disfare e sistemare i bagagli.La camera è molto accogliente, il letto è molto grande e in tutta la camera predomina il bianco. Una volta sistemati gli abiti nell’armadio ne approfittiamo per riposarci un pochino in attesa che si facciano le 16.00 per uscire finalmente a visitare questa città.

Il pomeriggio lo trascorriamo passeggiando per le vie del centro, che quasi non si differenziano dalle vie commerciali di Roma, visto il numero di negozi, i prodotti esposti e la gran quantità di gente presente.

Ciò che mi colpisce di Tirana è che ogni quartiere ha un’immagine ben definita: l’ordine caotico delle vie dello shopping fa da contraltare alla zona del quartiere del “Blocco” comunista, in cui tutto è architettonicamente squadrato, serio quasi triste, per poi giungere alla zona dove vi sono le sedi dei ministeri.

Tirana è ormai quasi totalmente “occidentalizzata”, almeno per quanto riguarda la zona centrale, e lo si può notare sia dal gran numero di negozi presenti sia dal notevole numero di pub e ristoranti in stile moderno che si affacciano sulle strade.

Ci fermiamo a sorseggiare un aperitivo in tutta tranquillità nei pressi del vicino Parku Rinia nel quale abbiamo il piacere di poter ammirare un’enorme fontana con innumerevoli giochi d’acqua che allietano i nostri sguardi.

La sera invece optiamo per una bella pizzeria in stile moderno e se non fosse per la lingua parlata dai camerieri e dagli altri commensali, avrei potuto dire di trovarmi a Roma: ordiniamo antipasto, pizza, dolce e caffè e come sempre al momento di pagare il conto paghiamo davvero poco. Tra una chiacchiera e l’altra si è fatta quasi l’una e la stanchezza comincia a farsi sentire, perciò dopo aver fatto due passi rientriamo in hotel.

 Domenica mattina ci svegliamo con calma e dopo aver fatto una ricca colazione in albergo decidiamo di andare a visitare la zona dell’Università situata dal lato diametralmente opposto a dove si trova piazza Skanberbeg. Ci sono molte macchine ed il traffico di certo non manca, però si riesce a circolare senza troppi problemi.

Leggendo la guida della città che ci siamo procurati il giorno precedente, scopriamo che poco distante esiste una sorta di giardino zoologico visitabile con all’interno un tipico ristorante albanese che risponde al nome di Sofra e Ariut e che non solo ha il tipico arredamento albanese, ma addirittura tiene in servizio camerieri che indossano gli abiti tradizionali albanesi: la curiosità di godere di questo spettacolo ci porta davanti all’ingresso della location.

Dopo aver visitato il parco e visto alcuni animali tra i quali scimmie, orsi, varie specie di uccelli e di roditori decidiamo di fermarci a pranzo. Come era prevedibile anche il pranzo è tipicamente albanese: insalata mista e patate fritte come antipasto, pesce fresco alla griglia, contorno, dolce e caffè.

Trascorriamo il pomeriggio a casa di alcuni amici nella zona vicina al vecchio Blocco, trascorrendo il pomeriggio a chiacchierare e a progettare la gita per il giorno seguente (che ci porterà a vedere le città di Durazzo e di Apollonia).

Per la sera decidiamo di andare in un locale che ha destato la nostra curiosità fin da quando siamo giunti in città: il locale è lo Sky Club ed il nome non è casuale perché è situato in cima alla Sky Tower, il palazzo più alto di Tirana in modo da regalare una vista mozzafiato su tutta la città anche grazie al fatto di ruotare quasi impercettibilmente intorno al suo asse, così da permettere di godere della vista della città a 360° pur rimanendo comodamente seduti al proprio posto.  Prendiamo un aperitivo ma vista la bellezza del locale decidiamo di rimanere a mangiare qualcosa di leggero…così ci tratteniamo fino a tarda sera in cima alla città.

Superata la mezzanotte, dato che come detto precedentemente abbiamo deciso che il giorno seguente andremo in visita a Durazzo e ad Apollonia (distante da Tirana quasi circa 125 km) decidiamo di tornare in albergo.