A Roma alla scoperta delle fontane del centro storico

fontana del moro
Diario di: Andrea
Autore: Andrea Moretto
Goteller: Privato
Categoria:
Creato il: 02/04/2010
Data Da: 28/04/2007
Data A: 28/04/2007
Licenza: Creative Commons License
Partecipanti: Andrea, Olsa, Francesco, Paola
Nazioni: Italy
: roma
Parole chiave: fontane, fontana delle naiadi, fontana del tritone, fontana della barcaccia, fontana dei fiumi, fontana del moro, fontana del nettuno, fontana del pantheon, fontana di trevi, Roma, Lazio

L’occasione della venuta a Roma di una coppia di amici da Firenze ci ha permesso di impostare un percorso di visita particolare che, con un filo conduttore di base rappresentato da alcune fontane di Roma, permettesse di visitare alcuni dei luoghi più famosi e caratteristici della città.

L’idea di come impostare la passeggiata è stata motivata dalla mia ammirazione, mista a curiosità, per le grandi fontane della capitale e siccome queste costruzioni monumentali di bellezza indiscussa, create dalle mani dei più grandi artisti passati riescono, mantenendo vivo il proprio antico fascino, a trasmettere a chi le osserva la bellezza, la maestosità e l’ingegnosità di cui Roma si è fregiata nei tempi antichi e che l’ha resa così bella, di sicuro rappresenta un’ottima e non scontata chiave di lettura per una visita della città un po’ diversa dal solito.

Il tragitto è cominciato da Termini, o meglio da Piazza della Repubblica dove si trova la grande Fontana delle Naiadi e si è concluso a Piazza di Trevi presso l’omonima e celeberrima fontana

Per evitare problemi di traffico e di parcheggio abbiamo deciso di muoverci utilizzando i mezzi pubblici. Verso le 10.15 siamo usciti da casa nostra, zona Monte Mario, e abbiamo preso l’autobus 913 fino alla fermata Cipro/Musei Vaticani per prendere la metropolitana A fino a Termini.

Senza tanti problemi in trenta minuti siamo arrivati alla stazione e dopo pochi minuti di attesa è arrivato anche il treno proveniente da Firenze con i nostri amici.

Dopo i saluti e due chiacchiere davanti ad un caffè in stazione in cui abbiamo anticipato a Francesco e Paola quello che sarebbe stato l’iter della visita, ci siamo messi in cammino.

Dalla Stazione Termini ci siamo diretti a piedi su via Einaudi in direzione di Piazza della Repubblica e ci siamo imbattuti nella prima fontana: la Fontana delle Naiadi. Da buon Cicerone, soprattutto grazie all’aiuto di una guida di Roma che ho portato con me da casa, mi sono divertito a spiegare alla coppia di nostri amici che la fontana era opera di Mario Rutelli, che poi altri non era che il bisnonno del più noto politico Francesco Rutelli, e che la location della fontana si situa tra la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, ricavata da un’ala delle antiche terme imperiali, e l’imbocco di via Nazionale.

Abbiamo scattato un paio di foto insieme e poi ci siamo incamminati verso la seconda tappa del percorso nei pressi di Largo di Santa Susanna, più precisamente a Piazza San Bernardo, in cui abbiamo trovato la Fontana dell’Acqua Felice o del Mosè, in origine voluta dal papa Sisto V per rifornire d’acqua la sua grandiosa villa che si estendeva sul colle del Viminale e su quello del Quirinale. La fontana è molto bella, vi trionfa un Mosè di marmo al centro di tre archi che sembra far sgorgare l’acqua dalle rocce ed ai piedi della struttura compaiono quattro leoni egizi, due di marmo chiaro e due di marmo più scuro.

Certo, se ci fossimo venuti di notte sarebbe stato meglio perché l’effetto scenico di questa fontana di notte ha un effetto tutto particolare, ma anche alla luce del sole l’opera d’arte trasmette tante emozioni.

Voltate le spalle alla fontana ci siamo rimessi in marcia tra la gente dirigendoci verso via delle Quattro Fontane per poi raggiungere piazza Barberini.

A via Quattro Fontane, nel punto in cui la strada si incrocia con via del Quirinale, abbiamo trovato  nei quattro angoli le quattro fontane distinte che danno il nome alla piazza e che raccolgono ognuna una figura personificata che giace nell’acqua: il Tevere, l’Arno, Diana e Giunone. Una curiosità vuole che l’incrocio oggi rappresenti il punto in cui si raccordano tre rioni diversi: Castro Pretorio, Trevi e Monti.

Abbiamo continuato a camminare per la ripida discesa di via delle Quattro Fontane e dopo neanche cinque minuti ci siamo introdotti in Piazza Barberini, al centro della quale abbiamo trovato la Fontana del Tritone, opera del Bernini, in cui quattro delfini sostengono lo stemma della famiglia Barberini ed un tritone manda uno zampillo d’acqua attraverso un corno di conchiglia. Questa fontana è bella, abbiamo notato che è un po’ più piccola di quella delle Naiadi a piazza della Repubblica, però merita di essere ammirata lo stesso.

Una volta in piazza sotto il sole e con la temperatura salita, poiché eravamo un po’ accaldati anche a causa della camminata, abbiamo colto l’occasione per deviare leggermente il percorso stabilito ed invece di imboccare direttamente via Sistina ci siamo recati a prendere qualcosa da bere in un bar nella vicinissima via Veneto. Ci siamo accomodati ai tavoli situati all’esterno del locale e abbiamo consumato con calma un aperitivo. La magia di Via Veneto con il suo viale alberato ed i suoi alberghi di lusso rappresenta sempre un’esperienza intrigante per chi viene a Roma, quasi si volesse trovare qualche reminescenza magica di quel che fu il periodo della “Dolce Vita” romana.

Per questo motivo, una volta ripreso il cammino, abbiamo deciso di continuare a camminare ancora un po’ su Via Veneto per poi piegare a sinistra fino ad incrociare via Sistina. Imboccata via Sistina abbiamo percorso in salita gli stretti marciapiedi che costeggiano la via e ogni tanto ci siamo fermati davanti a qualche negozio particolare, come la Boutique Borsalino in cui siamo entrati a vedere e provare una serie di favolosi cappelli. A ricordo della giornata Francesco ha acquistato proprio un cappello “borsalino” color panna per sé ed ha regalato alla propria compagna Paola una “cloche”  bianca con fascia nera.

Usciti dalla boutique abbiamo continuato a percorrere la via per un centinaio di metri finché siamo arrivati in cima alla scalinati di Trinità dei Monti ed affacciandoci dalla balaustra è stato favoloso lo scorcio di cui abbiamo potuto godere: un affaccio sulla sottostante e splendida piazza di Spagna.  Scesi i numerosi scalini di Trinità dei Monti e siamo arrivati davanti al cospetto di un’altra opera molto interessante: la Fontana della Barcaccia. Non è ben chiaro se il motivo che ha ispirato il Bernini nella la costruzione della fontana fosse riferibile alla presenza sulla piazza di una barca portata fin lì dall’alluvione del Tevere del 1598 oppure se fosse riferibile alle numerose barcacce che attraccavano al porto di Ripetta che rappresentava una parte molto pittoresca ma del tutto scomparsa della città: Ciò che però la guida ci ha svelato è l’informazione che riguarda la struttura della fontana, struttura che ricordiamo è costituita da una barca semisommersa in una vasca posta leggermente al di sotto del piano stradale). Questa scelta non fu affatto casuale ma anzi fu uno stratagemma ideato dal Bernini per ovviare ai problemi di pressione dell’acquedotto dell’acqua Vergine che in quella zona non permetteva di creare grandi giochi d’acqua.

Lasciata Piazza di Spagna abbiamo continuato a camminare seguendo la via dello shopping, al secolo via Condotti, proseguendo su via di Fontanella Borghese e continuando fino ad incrociare ed imboccare via della Scrofa. Abbiamo proseguiamo un po’ e poi finalmente siamo entrati in Piazza Navona. Al centro c’è la Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini con la personificazione divinizzata dei fiumi Nilo, Danubio, Rio de la Plata e Gange, però la stavano restaurando perciò non ci siamo soffermati molto su di essa ed abbiamo preferito percorrere la piazza per tutto il suo perimetro riuscendo così a costeggiare anche le altre due fontane situate alle due estremità della piazza: a sud la Fontana del Moro, così chiamata per la statua di un etiope che lotta con un delfino, mentre a nord la Fontana del Nettuno con un Nettuno che lotta con una piovra.

Ci siamo molto divertiti a sbirciare gli stranieri che in piazza si facevano fare ritratti e caricature dai pittori situati al centro della piazza, con le proprie seggiole in legno ed i propri banchetti.

Poco dopo siamo usciti dalla piazza, abbiamo costeggiato Palazzo Madama (dove si riunisce il Senato)  e dopo pochi minuti di percorso siamo arrivati a Piazza del Pantheon dove abbiamo trovato un’altra gran bella fontana, la Fontana del Pantheon, di cui ci ha colpito molto la valorizzazione che riceve dall’obelisco egizio che si erge al suo centro, mentre risulta piacevole all’occhio anche la vasca, decorata con delfini, altre figure favolose e stemmi di papa Clemente XI. Ci siamo seduti sui gradini della fontana frontalmente al Pantheon per riposarci un pochino prima di raggiungere la fine del percorso, ma dato che era ormai l’ora di pranzo abbiamo deciso di mangiare qualcosa al volo in attesa di dedicare il resto del tempo a Fontana di Trevi.

Pranzare anche solo con un panino al Pantheon è decisamente dispendioso, però non ci abbiamo fatto molto caso perché il divertimento e la voglia di continuare il nostro “tour” era davvero grande pertanto abbiamo proseguito la marcia e dopo altri dieci minuti di percorso abbiamo raggiunto finalmente quella che è considerata essere la più grande e la più bella fontana di Roma: Fontana di Trevi, di origine settecentesca, un misto tra barocco e classicismo, il cui tema di base è rappresentato dal mare in cui i evidenzia un cocchio a forme di conchiglia in cui si trova la statua di Oceano. Affiancata a questa troviamo le statue dell’Abbondanza e della Salubrità ed infine si può notare come il cocchio venga trainato da vari cavallucci marini che sono a loro volta preceduti da altrettanti tritoni.  Lo spettacolo è davvero imponente, così come è imponente la folla di turisti di fronte alla fontana. Tanti gli stranieri dell’Est con le loro macchine fotografiche ad immortalare da più lati l’opera: ma anche Francesco si è dato molto da fare con la sua Reflex, ad immortalare anch’egli la statua e naturalmente tutti noi.

Il lancio della monetina è d’obbligo e noi naturalmente non ci siamo sottratti a questa usanza portafortuna ed abbiamo espresso ognuno il proprio desiderio. 

Dopo una decina di minuti si sono liberati dei posti in uno spazietto proprio davanti alla fontana, giusto per noi quattro così siamo rimasti lì seduti ad ammirare lo spettacolo che ci si proponeva davanti e a chiacchierare del più e del meno, fino ad arrivare alla conclusione che il modo in cui abbiamo potuto vedere alcune zone di Roma seguendo l’idea di fare tappa tra varie fontane romane abbia dato un senso ed un gusto diverso ad una gita fatta nel cuore di Roma.

A pomeriggio inoltrato abbiamo deciso di raggiungere nuovamente Termini perché Francesco e Paola avevano il treno più o meno verso le cinque per tornare a Firenze. Invece di ripercorrere la strada già percorsa a ritroso, abbiamo proseguito per le vie interne fino a congiungerci con via delle Quattro Fontane e poi abbiamo percorso un piccolo pezzo di via Nazionale per giungere di nuovo a piazza della Repubblica e poi alla stazione.

Una volta salutati Paola e Francesco con la promessa di raggiungerli a Firenze il mese successivo, Olsa ed io abbiamo ripreso la metropolitana e poi il bus 913 che ci ha portato praticamente sotto casa.  In effetti siamo tornati un po’ stanchi dalla giornata trascorsa però siamo rimasti molto soddisfatti di aver trascorso una giornata diversa tra le strade della nostra favolosa città.

Consigliato per chi vuole provare una visione di Roma un po’ diversa dal solito.

Nelle domeniche primaverili - quelle in cui il sole splende, l’aria è tersa ed il clima è mite - è come se la città di Roma invitasse i propri abitanti ed i turisti ad uscire per le strade del centro. Che si tratti di fare semplicemente dello shopping o che invece si tratti di fare visita alle bellezze storico-artistico-culturali di cui la città è ricca, l’importante è abbandonare la pigrizia cominciare a muoversi…

Immagini associate

fontana dei fiumi
fontana del moro
fontana del nettuno
fontana del pantheon
fontana del tritone
fontana delle naiadi
Fontana_della_Barcaccia
fontana_di_trevi