New York: passeggiata nel Bronx e nel Queens

Creato il: 08/01/2010
Data Da: 31/12/2009
Data A: 31/12/2009
Pubblicato: Si
Licenza:
Nazioni: United States
: new york
Posti visitati: 5 Pointz, Bronx Museum of Contemporary Art, Grand Concourse
Parole chiave: Street Art, Graffiti

Ci svegliamo con la neve, ma per fortuna non fa troppo freddo. Oggi la giornata è dedicata alla street art. Con questa scusa lasciamo Manhattan e facciamo una prima tappa nel Bronx. Prendiamo la metro 4, che a un certo punto esce allo scoperto. Scendiamo dopo parecchie fermate e decidiamo di fare un pezzo a piedi ridiscendendo la Grand Concourse, la grande arteria bronxita, ricca di gioielli architettonici di art decò.

Entriamo a visitare il Bronx Museum of Contemporary Art , piccolo ma molto interessante, con cimeli e opere di artisti del Bronx e mostre temporanee. Allo shop acquisto alcuni volumi di street art.

Riprendiamo la metro nei pressi dello Yankee Stadium, il grande stadio del baseball, e ci dirigiamo nel Queens per andare a fotografare i graffiti al 5 pointz. Vero e proprio museo dei graffiti, è un grande fabbricato industriale la cui storia comincia all'inizio degli anni '90; conosciuto all'epoca con il nome di Phun Phactory e sotto la direzione di Pat Di Lillo diventa uno studio d'artista a cielo aperto dove si cimentano writers sia debuttanti che famosi provenienti da tutto il mondo. Una disputa con il proprietario mette fine al progetto di Di Lillo e, senza più controllo, i murales vengono "crossati" e la qualità diventa irrimediabilmente scadente. Solo nel 2002 Jonathan Cohen (Meres), un writer locale, decide di riprendere il progetto con l'avallo del proprietario della struttura Gerald Wolkoff, e 5 pointz torna agli antichi splendori. Severamente controllato è possibile dipingere solo con il permesso di Meres stesso che si dedica al progetto con pazienza e dedizione.

Ceniamo tutti insieme a casa e aspettiamo la mezzanotte giocando a merda e a un divertente gioco con le mani incrociate. Allo scoccare della mezzanotte non sentiamo botti e  non riusciamo a sintonizzare la televisione, quindi intoniamo a caso un conto alla rovescia per il brindisi al 2010.

Rientriamo in albergo verso le due. La subway è sempre in funzione e incontriamo un po’ di gente di ritorno da Times Square con colorate bombette in testa.

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