Nubifragio al Cairo
Data: 31/03/2006
Pubblicato: Si
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Parole chiave: Aeroporto, acquazzone, pioggia
Siamo appena atterrati al Cairo. Omar, l'autista che abbiamo ingaggiato ci viene a prendere. Saliamo sulla sua vecchia Lada e ci mettiamo in coda per il parcheggio. Duecento metri e tutti fermi. Per la pioggia la strada è diventata un fiume, almeno 60 centimetri d'acqua. Alcuni provano a passare, altri si fermano, altri spingono... è il delirio.
Omar decide di provarci. Procediamo pian piano, avanti, e a un certo punto stop. La macchina si arresta. Ma no, continua ad andare, come è possibile? Il motore è spento. Mi giro: un ragazzo seduto sul cofano anteriore di una macchina spinge con i piedi la nostra Lada. Incredibile: lo guardo e mi sorride. Dura poco... si fermano anche loro... e pure noi!!! Omar è disperato. Che fare??? L'acqua inizia a entrare dentro la macchina, una fanghiglia marrone. Alziamo i piedi e gli zaini, salviamo il computer.
Andrea e Omar si tolgono scarpe e calzini, si arrotolano i pantaloni e via a spingere l'auto nella melma. Noi signore, rimaniamo nell'auto a cercare di salvare i nostri bagagli.
Guadagniamo l'uscita dal fiume d'acqua. Scatto qualche la foto, ma subito arriva la polizia a dissuadermi. Fortuna che sono riuscita a fare qualche scatto di quest'esperienza memorabile.
In qualche moto la macchina viene svuotata dell'acqua e, miracolo, dopo qualche sbuffo, il motore si rimette in moto.
Inshallah, se dio vuole, ci rimettiamo in cammino. Così il Cairo ci ha dato il benvenuto.
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