La piana di Fondi e la piccola Conca d'Oro

Lago di San Puoto
Autore: Redazione GoTellGo
Creato il: 06/09/2009
Data Da: 20/05/2006
Data A: 20/05/2006
Pubblicato: Si
Licenza: Creative Commons License
Nazioni: Italy
: fondi
Parole chiave: lago, monastero, monti ausoni

 

 

Ampia un centinaio di chilometri quadrati, chiusa tra il mare e i Monti Ausoni e Aurunci, è una delle "pianure di colmamento" del litorale tirrenico, appendice della più vasta Pianura Pontina, di cui ripete gli elementi essenziali, come il duplice cordone di due litoranee allineato lungo la costa.

Per secoli, anch'essa è stata paludosa e malarica. La bonifica idraulica è iniziata con successo nel 1929 e ultimata dopo la seconda guerra mondiale.

L'estensione della campagna e la vicinanza al mare e alle colline circostanti, hanno consentito lo sviluppo della coltivazione della terra, con l'adozione di tecniche inizialmente rudimentali, oggi tecnologicamente avanzate.

Nei pressi del lago c'è una zona chiamata comunemente "pantano" di circa 2.000 ettari. Alcuni anni or sono veniva sommersa dalle acque invernali che restavano sino alla primavera. Appena le acque si ritiravano veniva arata e seminata a granone, fagioli e ortaggi. Ora, prosciugata, ospita file di serre nelle quali si coltivano verdure, pomodori, peperoni, melanzane, funghi e fiori.

Fondi è giustamente famosa per i rigogliosi agrumeti e limoneti che le valsero l'appellativo di "piccola Conca d'oro". Un tempo la coltura predominante, era l'arancio biondo con alcuni esperimenti di sanguinello e tarocco. La coltivazione dell'arancio viene fatta risalire agli inizi del secolo XVIII; fino a non molti anni fa partivano da Fondi circa 3000 vagoni di arance che rappresentavano l'80% della produzione provinciale, commercializzata molto nel nord Europa. Ma, con il variare delle condizioni climatiche, gli aranceti hanno perduto molta importanza nell'economia agricola fondana.

Nel 1974 venne inaugurato il MOF, uno dei più importanti mercati ortofrutticoli europei, autentico polmone di scambi con l'Italia e l'Europa.

 

Occhi di Sperlonga

Nella Piana di Fondi, di notevole interesse naturalistico sono anche i due laghetti, detti "gli occhi di Sperlonga", situati a diversa altezza sul livello del mare a meno di 500 metri l'uno dall'altro e collegati tra loro per mezzo di un canale artificiale scavato nel 1920:

1) Lago di S. Puoto (o di San Potito): il nome deriva da un monastero che lo possedeva nel XII secolo. Ha forma grossolanamente triangolare, superficie di 0,3 kmq, perimetro di 2,4 km, profondità massima di 32 metri. Laghetto d'acqua dolce, poco pescoso, sul cui fondo, secondo la tradizione, si troverebbe una città sommersa. L'emissario fa defluire le acque nel Lago Lungo.

2) Lago Lungo: (lacus Longus nel secolo XII) è un lago salmastro di forma allungata molto pescoso (soprattutto anguille e cefali), con una superficie di 0,5 kmq, perimetro di 3,8 km e profondità massima di 6,5 metri. E' separato dal mare per mezzo di un cordone di dune coperto da vigneti, tagliato da un canale artificiale.

Immagini associate

Lago di San Puoto
Lago Lungo
Lago Lungo