Castello - Poggio Terneti - Punta del Capel Rosso

Isola del Giglio_FaroPuntaCapelRosso
Creato il: 30/01/2009
Data Da: 16/04/2008
Data A: 16/04/2008
Pubblicato: Si
Licenza: No
Nazioni: Italy
: giglio
Posti visitati: Cala delle Cannelle, Poggio Terneti, Mortoleto, Punta di Capel Rosso, Faro, Cala Saracinesca

DURATA A/R: 6 H CIRCA
DIFFICOLTÀ: MEDIA
TERRENO SCIVOLOSO DOPO LE PIOGGE, A VOLTE POCO RICONOSCIBILE. SI CONSIGLIANO PANTALONI E CAMICIE CON MANICHE LUNGHE. SCONSIGLIABILE IN ESTATE DURANTE LE ORE PIÙ CALDE. IDEALE PER IL BIRDWATCHING.

Il sentiero parte nei pressi della discarica pubblica, in località “Le Porte”, a sud del Castello, in un’area contraddistinta da grossi massi di granito.

Percorriamo il viottolo, spesso costituito da lastroni di granito affioranti. Dopo una piccola cava di terra sulla destra, inizia una discesa.

Superata Cala delle Cannelle, all’altezza di Punta di Capo Marino, il sentiero ritorna a essere pianeggiante fino a livello di Cala delle Caldane.

Dopo tre quarti d’ora di cammino, aggiriamo le creste dei Castellucci, ci ritroviamo in una sella a 400 m s.l.m., sulla dorsale dell’isola.

Nella macchia bassa e cisti e brachipodio avvistiamo un coniglio selvatico, mentre nel cielo volteggia indisturbata la poiana.

Un bivio sulla destra conduce a Poggio Terneti, contraddistinto da un vecchio osservatorio militare abbandonato, a sinistra si prosegue per il Mortoleto e Capel Rosso, anche se il sentiero non è sempre ben tracciato.

Decidiamo di prendere il bivio a sinistra, e come punto di riferimento, teniamo sempre ben presente il casolare di Poggio Terneti, mantenendoci in direzione est, verso la vetta.

Superato Poggio Terneti, il sentiero scende nella machia a cisto fino a un cumulo di pietre a forma di cubo indicanti la vetta del Poggio del Sasso Ritto. Magnifica la vista sulla Cala delle Caldane, la Cala delle Cannelle e la Punta del Lazzaretto.

Tornati sulla sella, prendiamo stavolta il bivio per Mortoleto. Il sentiero costeggia numerose terrazze coltivate in disuso, alberi da frutto e piante di viti che sbucano dalla macchia, un fontanile e alcune cisterne un tempo utilizzate per l’irrigazione e l’abbeveraggio degli animali. E' primavera e quindi è facile vedere in acqua i girini del discoglosso. Facciamo una sosta per un po’ di birdwatching.

Dopo un po’, il sentiero si restringe nel granito e la vegetazione a cisto e ginestra invade il passaggio.

Superato un uliveto, vediamo comparire il Faro e la Punta di Capel Rosso. Il sentiero piega a destra del Faro, di proprietà della Marina Militare. Giunti a un pianoro, una gradinata scolpita nella roccia conduce fino al mare sottostante: all’orizzonte, Giannutri e l’Argentario, in basso, Cala Saracinesca. Prima della discesa prendiamo dei punti di riferimento per evitare di sbagliare al ritorno.