25 ottobre 2007. Venezia: sestriere Cannaregio.

Venezia13
Autore: Sara
Creato il: 31/10/2009
Data Da: 25/10/2008
Data A: 25/10/2008
Pubblicato: Si
Licenza: No
Nazioni: Italy
: venezia
Posti visitati: sestriere Cannaregio, sestriere San Polo
Parole chiave: antica torrefazione, Associazione chiese del Patriarcato di Venezia, statua miracolosa, tomba del Tintoretto, Tiziano, Bellini, Cima da Conegliano, Chiesa di San Giovanni Grisostomo, Sebastiano del Piombo, Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, Pietro Lombardo, soffitto a cassettoni lignei, gotico fiorito, fondaco, loggiati sul Canal Grande, Galleria Franchetti, portico con pavimento a mosaico, Chiesa di San Polo, Veronese, Tiepolo, Salviati, Basilica Santa maria Gloriosa dei Frari, coro ligneo

Prima di iniziare il nostro tour, ci fermiamo a prendere un ottimo caffé in un’antica torrefazione, una piccola bottega con vecchi sacchi per il trasporto di chicci di caffè e nel retro un vecchio torchio per la macinazione.

Avendo a disposizione una sola intera giornata, abbiamo deciso di limitarci ad una visita nei dintorni di Cannaregio, concentrandoci su alcune chiese consigliateci come molto belle, rappresentative dell’architettura veneziana e ricche di opere d’arte significative.
In particolare nella mattinata abbiamo visitato:

- Chiesa della Madonna dell’Orto (Campo della Madonna dell’Orto, Cannaregio): ingresso singolo euro 2.50 (in alternativa, esiste un pass cumulativo da 9 euro che consente di visitare tutte le chiese incluse nel circuito dell’Associazione chiese del Patriarcato di Venezia, www.chorusvenezia.org. Si tratta di una chiesa gotico-rinascimentale, inizialmente dedicata a San Cristoforo, protettore dei viaggiatori per via della posizione strategica in cui sorge, e poi rinominata per via di una statua di Madonna col bambino ritenuta miracolosa e per questo trasferita in una cappella di questa chiesa dal giardino dello scultore che l’aveva scolpita. La chiesa ospita tele del Tintoretto (nonché la sua tomba), di Tiziano, di Cima da Conegliano e vari altri: vi era pure una Madonna col bambino del Bellini, poi rubata nel 1993.

- Chiesa di San Giovanni Grisostomo, (Salizada S. Giovanni Grisostomo, Cannaregio 5889): ingresso gratuito, non è inclusa nel circuito Chorusvenezia. La chiesa ha pianta a croce greca, rappresenta un alto esemplare di rinascimento veneziano e conserva, tra le altre opere, una pala del Bellini e una tela di Sebastiano del Piombo.

- Chiesa di Santa Maria dei Miracoli (Campiello dei Miracoli, Cannaregio 6075). Bellissima chiesa del rinascimento veneziano ad opera di Pietro Lombardo, splendidi marmi policromi sulla facciata ripresi nella navata interna, sormontata da un soffitto a cassettoni lignei. Anche l’esterno e molto bello: la chiesa è incastonata tra gli edifici, si affaccia sull’omonimo campo e sorge a pelo d’acqua, in un insieme molto suggestivo.

Dedichiamo poi il primo pomeriggio alla visita della Ca’ D’Oro, esempio di casa veneziana del ‘400 di stile gotico fiorito, con il fondaco (magazzino) centrale e i loggiati su due piani affacciati sul Canal Grande. L’edificio ospita la Galleria Franchetti, con opere di Mantenga (San Sebastiano) del Tintoretto, di Tiziano, e di pittori veneziani e fiamminghi.  Da non perdere il portico situato al piano terra, subito dietro il desk della biglietteria, con uno splendido pavimento a mosaico disegnato dallo stesso Franchetti, il quale decise di realizzarlo utilizzando i materiali dell’antichità classica piuttosto che marmi moderni.

Finita la visita, usciamo un po’ di sestriere e visitiamo anche la Chiesa di San Polo (Campo S. Polo, San Polo)  che conserva tele del Veronese, di Tintoretto, del Tiepolo e di Salviati.

Infine, verso le 18.00, entriamo nella Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, proprio mentre sta per iniziare la celebrazione della messa, durante la quale le visite alla basilica sono sospese. Assistiamo alla celebrazione sbirciando dietro l’altare maggiore la bellissima pala dell’Assunta di Tiziano e il coro ligneo, impressionati dalla maestosità e dalla ricchezza di capolavori che conserva. Torneremo per visitare il resto perché vale veramente la pena.

Per la cena proviamo ad entrare al ristorante Vini da Gigio, che ci era stato consigliato, ma purtroppo non c’è posto: è molto noto e bisogna prenotare con anticipo. Optiamo allora per la Fiaschetteria Toscana, dove ceniamo con un antipasto di calamaretti al coriandolo e tartare di chianina, tagliolini neri all’astice e seppioline alla veneziana, e per dessert rovesciata di mele caramellate con gelato di crema. Da bere, due calici di Malvasia.

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