Da Roma a Manarola

Manarola
Creato il: 16/03/2010
Pubblicato: Si
Licenza: No
Nazioni: Italy
: manarola
Posti visitati: Chiesa di San Lorenzo
Parole chiave: barchette, ardesia, borghi scavati nella roccia

 

 

Partiamo da Roma Termini con treno Intercity delle 13.46 e arriviamo alla stazione di La Spezia Centrale alle 17.52 (in perfetto orario). Appena scesi dal treno andiamo subito all'ufficio informazioni del Parco Nazionale delle Cinque Terre e compriamo la Cinque Terre Card (optiamo per quella valida per tre giorni, al costo di € 13 a persona), che utilizziamo subito per prendere il treno regionale delle 18.10 che da La Spezia in pochi minuti ci porta a Manarola (questi treni regionali - linea La Spezia-Levanto e viceversa - collegano tutte le Cinque Terre, che distano pochi minuti l'una dall'altra).

Il tratto di ferrovia tra La Spezia e Riomaggiore, il primo dei 5 paesi, è tutto in galleria, non si vede quasi nulla, e così la costa ci appare nella sua bellezza solo all'arrivo alla stazione di Manarola: il tempo è bello, alcune case coi tetti in ardesia e le facciate rosse e rosa spiccano dietro il tunnel della ferrovia e preannunciano la particolarità di questi borghi scavati nella roccia.

Seguiamo le indicazioni stampate dal sito web del b&b e raggiungiamo facilmente la reception: dopo le brevi formalità di check-in, prendiamo possesso della nostra camera, arredata coi colori del mare che contrastano con le pareti bianche su cui sono state dipinte tante conchiglie e stelle marine che corrono per tutta la lunghezza delle pareti fino alla finestra con vista sulle case colorate, sul campanile della chiesa di S. Lorenzo e sulle colline retrostanti con i famosi muretti a secco che i contadini hanno costruito per strappare alla natura lembi di terra e coltivati con vitigni e agrumeti.

È ormai ora di cena e dopo un po' di relax scendiamo al minuscolo porto di Manarola. Nonostante la sera di aprile, non fa troppo freddo: scegliamo un tavolo di un ristorante con terrazza esterna con vista sul mare e sulle barchette colorate "parcheggiate" in strada, davanti alle porte delle casa! Oltre a noi pochi altri tavoli, occupati soprattutto da stranieri. Rimpiangeremo questa tranquillità nei prossimi giorni!

Dopo cena comincia a fare freddino: un breve giro sul porto illuminato e tranquillo e poi su per la salita fino alla camera: lungo la strada del ritorno ci accorgiamo che la collina è illuminata da tante figurine di un presepe che spiccano come sentinelle nel buio: sulla guida leggiamo che il presepe viene allestito durante il periodo natalizio, ma siamo al 25 aprile ed è ancora lì!

 

 

 

 

 

 

 

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accomodation

B

food

Ristorante Marina Piccola (è anche albergo, direttamente sul porticciolo: Via Lo Scalo 16, 19010 Manarola, tel: 0187/920923).

Abbiamo preso: antipasto della casa (pesce spada affumicato, acciughe al limone, ripiene e impanate, frittelle di baccalà, crocchette al formaggio e ai muscoli, gamberetti in salsa, involtini ai gamberi e fontina, insalata di mare), una porzione di taglierini al nero di seppia con una crema di gamberetti, pomodori e peperoni e un piatto di trenette al pesto, un sorbetto al limone, tutto accompagnato da ¼ di vino bianco della casa: costo € 61 in due. Ci siamo trovati bene, per l'atmosfera curata e raccolta, per le pareti dipinte con vedute di Manarola e soprattutto per l'ottimo cibo! Ci torneremo infatti una seconda volta, la sera di domenica 23 aprile.