New York: Groun Zero, il Molo 17 e Chelsea
Data Da: 30/12/2009
Data A: 30/12/2010
Pubblicato: Si
Licenza:
Nazioni: United States
: new york
Posti visitati: Meatpacking District, Ground Zero, Chelsea Market, High Line
Mattina indipendente per tutti. Per fortuna c’è il sole e non fa troppo freddo. La dedichiamo alla visita di Ground Zero. Non c’è più il grande buco, ma i lavori fervono per la costruzione di un memoriale che dovrà essere pronto l’11 settembre del 2011.
Da lì a piedi raggiungiamo il molo 17 per vedere il Ponte di Brooklyn. Una volta in questa zona si trovava il più grande mercato di pesce di New York, smantellato nel 2006. L’area si è mantenuta carina, anche se un po’ troppo turistica. Entriamo da Abercrombie e Fitch dove finalmente nostra figlia riesce a trovare una felpa e una maglietta di suo gradimenti, a prezzi tutto sommato accettabili, in un ben negozio arredato con mobili di legno scuro.
A pranzo abbiamo appunatamento a Meatpacking District, quartiere situato sulla West Side di Manhattan, tra la Diciassettesima e la Dodicesima strada, a ridosso di Chelsea. Una volta era il centro commerciale dell'impacchettamento della carne, oggi dei 127 "meatpackers" ne sono sopravvissuti solo una trentina; il resto dello spazio, costituito nella maggior parte da loft e spazi espositivi, è stato occupato da stilisti, designer, gallerie d'arte e locali alla moda.
Pranziamo al Chelsea Market, tra la Nona Avenue e la Sedicesima strada. Si tratta di un mercato che occupa un intero isolato. In origine era una fabbrica di biscotti, oggi è considerata un capolavoro dagli appassionati di architettura.
Vi si può trovare di tutto: carne, formaggi, pesce fresco, panetterie, ristoranti etnici (ottimo il thailandese), un banco di sola cioccolata, i panini all'aragosta da "Lobster Place". Da vedere la fontana, fatta di pezzi industriali di riciclo e scolpita da punte di trapano.
Sono fornunata e a Meatpacking riesco a documentare i resti di una recente mostra di poster art, tenuta nei vicoli dell’area.
Passeggiamo quindi sulla HighLine, un parco sospeso a 10 metri d'altezza lungo una linea ferroviaria in disuso, che taglia Manhattan per 2,3 chilometri, lungo le rive del fiume Hudson. Mi documento leggendo un articolo su La Repubblica.
Quand’è buio recuperiamo alcuni dei ragazzi che sono andati a pattinare in un grande complesso ristrutturato nelle vicinanze. Ci colpisce il livello di riqualificazione. Si tratta di tre edifici dove sono stati ricavati numerosi impianti sportivi, tra cui la pista da hockey, una piscina, un 'immenso centro per la ginnastica.
Decidiamo d tornare presto in albergo e ceniamo nuovamente da Nana, in un tavolino accanto a un colorato poster con Mao.
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