14 agosto 2007 - Da Sneek verso Akkrum

etna_giallo
Autore: Sara
Creato il: 17/03/2010
Data Da: 14/08/2007
Data A: 14/08/2007
Pubblicato: Si
Licenza: No
Nazioni: Netherlands
: akkrum
Posti visitati: Grou, Akkrum, lago Sneekemeer
Parole chiave: Olanda, Frisia, grou, akkrum, lago Sneekemeer, navigazione fluviale, houseboat, ponti sul canale, chiuse, ponti levatoi, ponti girevoli, canali sopraelevati

Andrea è il capitano e conduce la barca: è l’unico di noi ad avere la patente nautica. Stefano è il cartografo e segna le rotte. Noi ragazze siamo le addette alla cucina e in sostanza i mozzi-schiavi, come ci definiscono gli altri due.

Ad una velocità di 2/3 nodi avanziamo lentamente e abbiamo tutto il tempo di guardarci attorno. Il cielo è coperto e c’è un po’ di vento: osserviamo le ville a filo d’acqua con giardini curati e rigogliosi, i prati all’inglese, le ortensie e i salici piangenti che arrivano quasi dentro il canale.

Seguendo la cartina che ci hanno consegnato e le boe lungo il percorso ci dirigiamo verso Grou. Dopo 30 min. dalla partenza arriviamo al lago Sneekemeer, proprio come prevedono i tempi della guida. Abbiamo la giusta velocità di crociera!

Attraversiamo punti in cui l’autostrada passa sotto al canale, e ferrovie sopraelevate con ponte girevole sopra il canale a sua volta sopra l’autostrada!
Passiamo sotto ponti che si elevano e ruotano per il passaggio delle barche a vela (più alte di quelle a motore).

Lungo le piste ciclabili al margine del canale passa gente in bici, alcuni ragazzi col cane a passeggio, e sullo sfondo campi di grano che si estendono all’orizzonte. Qualcuno ogni tanto pesca in piedi sul bordo dell’acqua davanti alle villette basse, colorate, coi tetti a punta con le tegole nere o marroni, tutte col loro giardinetto curato. Anche le fattorie sembrano delle ville.

Arriviamo ad Akkrum. Dopo vari tentativi (inutili) di individuare una marina, ormeggiamo in un’area che pare libera. Facciamo una passeggiata nella cittadina ormai quasi deserta delle 19 di sera. Le case e i negozi sono molto curati, sembra un’ambientazione anni cinquanta e da un momento all’altro ti aspetti di vedere una donna con l’ombrellino e il cagnolino al guinzaglio. Non ci sono altri turisti a parte noi, soprattutto, non c’è traccia di italiani! Però in centro c’è un ristorante-pizzeria italiano con un bel patio sul retro con tavolini e sedie in midollino e con l’affaccio sul canale. Al piano di sopra una coppia mangia qualche caratteristico piatto italiano. C’è un mini fast-food con due ragazzi con una divisa rossa e a righe che nel locale vuoto giocano a carte in attesa di qualche cliente.

Ceniamo a lume di candela in barca.