In tenda lungo il Volga 2

Sulle rive del Volga
Autore: Rubino Saccoccio
Creato il: 27/10/2008
Data Da: 06/08/2008
Data A: 06/10/2008
Pubblicato: Si
Licenza: Creative Commons License
Nazioni: Russian Federation
: volgograd
Posti visitati: Fiume Volga
Parole chiave: Volga, Fiume, vodka, canzoni russe, ricetta rape rosse

Il tempo è splendido, fa caldo ma è secco e non si suda mai. Il posto è tranquillo non ci sono rumori se non a volte le radio degli altri campeggiatori. Sul fiume davanti a noi transitano diverse navi anche di notevoli dimensioni, sono navi passeggeri o navi da trasporto. Il livello dell’acqua è molto basso lungo la riva anche spostandosi di cento metri l’acqua arriva alle cosche , se non c’è vento è un posto sicuro per i bambini. Zinaida Artiemievna, la suocera del fratello di mia moglie Maria, prende il controllo della cucina e quindi tutta la giornata diventa un lungo pranzo, la tavola è sempre imbandita con cose buone. Viene preparata una zuppa con patate, carote, rape rosse e carne in scatola cotta sul fuoco e affumicata al punto giusto, è buonissima. La pentola viene messa al centro del tavolo in modo che tutti possiamo attingere, non riesco a staccarmi fino a quando non finisce tutto, natuaralmente il tutto accompagnato da bevute di vodka frequenti e tutte di un fiato, per rispetto della tradizione russa. Ho bevuto più alcool in questi pochi giorni che negli ultimi due anni. Nel pomeriggio il tempo peggiora, arrivano raffiche di vento, siamo preoccupati per i bambini, non abbiamo mezzi di trasporto e siamo isolati, il villaggio più vicino è a circa 40 minuti a piedi. Telefoniamo ma nessuno può venire a prenderci, Igor, l’autista che ci ha portato qui non risponde al telefono… sarà andato a bersi i nostri 1000 rubli? Decidiamo di restare, in serata il vento scema arriva qualche goccia di pioggia ma nulla di più. Passiamo la serata accanto al fuoco, tutti sono un po’ brilli e cantano canzoni popolari russe (xxxxx), io posso solo ascoltare, mi chiedono di cantare qualche canzone italiana, me la scampo dicendo che sono stonato, non so se fratelli d’Italia o le canzoni di De André, le uniche che so cantare, erano adatte all’occasione.

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