Buenos Aires
Data Da: 26/12/2004
Data A: 26/12/2004
Pubblicato: Si
Licenza: No
Nazioni: Argentina
: buenos aires
Parole chiave: Mercato delle pulci
Sveglia la mattina verso le otto. Il fuso è già recuperato. Dopo una colazione dignitosa, ci mettiamo in cammino, lungo la Florida, un viale pieno di negozi, tutti chiusi però perché è domenica.
La prima impressione - già lo era stata all'arrivo in città - è ottima, una città grande ma ordinata e pulita. Le banche sono costellate di cartelli di protesta, probabilmente ricordo dei giorni difficili passati dall'Argentina negli anni scorsi.
Di Avenida in Avenida giungiamo al quartiere di Sant'Elmo dove si tiene un mercato domenicale: sembra di essere a Parigi, in un immenso mercato delle pulci, che si dirama tra la piazza centrale, le vie laterali e i vari pasajes.
E' fantastico, un'immensa fiera di modernariato, un salto indietro nel Novecento. C'è di tutto: gioielli, soldatini di piombo, ceramica, vestiti, libri, maioliche, francobolli, vetri, dischi.
Facciamo qualche acquisto, una bottiglia di seltz, un disco dei Beatles - la versione spagnola di Yellow Submarine - , qualche oggetto di artigianato argentino. Tutto costa molto poco: il cambio è 1 euro = 4 pesos.
A Sant'Elmo trascorriamo diverse ore: ad ogni istante l'attenzione è attratta da qualcosa: il tango ballato per strada su una pista di cartone, la statua vivente, il burattinaio e tanti musicisti ambulanti, tutti bravissimi, anche una bimba di non più di cinque anni che suona perfettamente il violino.
Talvolta lo sguardo è attratto da qualche personaggio uscito da un romanzo: vecchie signore eleganti che vendono qualche oggetto all'angolo della strada, una vecchia soubrette in calze a rete che mostra le foto di un tempo che fu, un ragazzo con un pitone attorcigliato intorno al collo, un tanghero che vuole un peso per essere fotografato r se non glielo dai ti rincorre per strada...
Scatto tante foto per cogliere l'attimo e non dimenticare...
Alle cinque e mezzo prendiamo un taxi al volo per l'albergo, dove alle sei abbiamo appuntamento con Hansi, il nipote di nonna Anita, che non vedo da 35 anni. Ci riconosciamo comunque subito, facciamo le presentazioni e poi via in macchina per Martines, quindici chilometri a nord di Buenos Aires, dove hanno una splendida villa e ci hanno invitato per cena.
Tre quarti d'ora di auto, facciamo anche un giro a Recoleta e lungo il Rio della Plata e i suoi stabilimenti balneari.
Arrivati presso la loro splendida villa, conosciamo Marta, la moglie di Hansi, dal sorriso dolcissimo, che sembra veramente felice di conoscerci; Karin, la loro simpatica figlia con cui c'è feeling immediato; e infine Alvin, il suo simpatico fidanzato, brasiliano, impiantato a Miami, responsabile della Pepsi Cola per il Sudamerica.
Sono tutti gentilissimi: per cena ci hanno preparato un asado, grigliata di carne argentina alla brace, insalata, palmitos, gelato e mate per concludere.
La serata passa velocemente e piacevolmente. Sono contenta che anche Flavia abbia conosciuto i parenti argentini. La piccola si è subito resa simpatica con quattro capriole sull'erba del grande giardino con piscina. Alle dieci passate Karin e Alvin ci riaccompagnano a Buenos Aires in albergo.
Veramente una bella serata. Avevo temuto che avrebbe aleggiato una certa malinconia, invece è andato tutto bene...
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