Buenos Aires
Data Da: 27/12/2004
Data A: 27/12/2004
Pubblicato: Si
Licenza: No
Nazioni: Argentina
: buenos aires
Posti visitati: Boca, Caminito
Parole chiave: Maradona, stadio
La mattina ci accoglie con una brutta notizia: un maremoto ha devastato le coste dell'Indonesia, della Thailandia, dell'India, dello Sri Lanka, delle Maldive, e ha provocato decine di migliaia di vittime, in poche ore i telegiornali ne dichiarano 70.000, destinate comunque a crescere. Questo 2004 è veramente un anno maledetto.
Dedichiamo la mattina allo shopping: un bel negozio di attrezzature da montagna per pantaloni sportivi e felpe, una valigia nuova per Flavia e qualche altra cosetta che manca all'appello; una visita all'Agenzia della Tierra del Fuego e Santa Cruz per iniziare a pianificare il proseguimento del viaggio.
Secondo giro a Bueno Aires. Orrido spuntino alla darsena del fiume, presso il docks ristrutturati e il bel ponte della Muher, bianco e moderno. Anche i bambini sono contenti e giocano a rincorrersi.
Nel primo pomeriggio prendiamo un autobus, il 29, in direzione della Boca. Che belli gli autobus, colorati e vivaci, pieni di specchi decorati.
Attraversiamo un quartiere malfamato e giungiamo a Caminito, un isolato molto turistico, con le casette di lamiere ristrutturate e coloratissime. Di primo acchito sembra tutto finto, ma basta girare l'angolo per trovare un isolato molto più povero, ma comunque variopinto. Prendiamo un gelato in una gelateria che sembra uscita da un film neorealista. Poi i bambini si mettono a giocare in un piccolo parco giochi dove fanno amicizia con i "ninos" della Boca, divertendosi tantissimo nel tentativo di comunicare.
Ci rendiamo conto di essere a 200 metri dallo stadio del Boca, una delle due squadre di Buenos Aires; l'altra è il River Plate.
La Boca era la squadra di Maradona, immortalato in tutte le salse. Ci si rende subito conto cosa possa aver significato questo calciatore in un ambiente così povero.
Nel tardo pomeriggio Caminito si svuota e riprendiamo l'autobus per il centro. Scendiamo a Plaza de Mayo, di fronte alla Casa Rosada. E' pieno di transenne, indice di atmosfera spesso turbolenta. E' qui che il giovedi' pomeriggio le madri dei "disaparecidos" vanno a manifestare; è qui che gli argentini reclamano contro il Presidente, di stanza alla Casa Rosada; qui vengono organizzate le manifestazioni dei Piqueteros.
Giungiamo alla Casa Rosada al crepuscolo e assistiamo all'ammainabandiera. Anche i ragazzi sono contenti.
Per tornare in albergo ripercorriamo Florida, stavolta i negozi sono aperti, è tutto un via vai di gente, spettacoli all'aperto, fantasia di colori.
Compriamo dei CD di tango per una nostra amica e stanchissimi torniamo in hotel per una doccia ristoratrice.
Per cena ci limitiamo a raggiungere un localino nei pressi dell'albergo, che si chiama Natacha. I ragazzi ordinano "milanesas con papas fritas", noi ci rinfreschiamo con ottime e variopinte insalate. Io scelgo la "Tio Paco", a base di ananas, carote, uva passa, palmitos e crauti.
Il albergo crolliamo per la stanchezza. E' stata una bella giornata, ricca di spunti e in buona compagnia.
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