Ushuaia
Data Da: 31/12/2004
Data A: 31/12/2004
Pubblicato: Si
Licenza:
Nazioni: Argentina
: ushuaia
Posti visitati: Museo Marittino, Colonia penale
Parole chiave: Libreria, brindisi, mezzanotte
Ci svegliamo la mattina abbastanza presto e ci rendiamo conto di stare in un posto piuttosto bello, in una specie di parco pieno di fiori. Facciamo una passeggiatina lungo le sponde del canale e torniamo in città perché la prenotazione al Tolkejen vale un solo giorno.
Ci spostiamo alla Posada Fueghina e qui abbiamo la prima sorpresa. Ci sono solo due stanze perché non gli risulta la nostra prenotazione.
Per fortuna ci risolvono il problema dandoci una casa in cui si trasferiamo Franco, io e tutti i bambini. Non è un granché, però avere una casa fa comodo e ci consente di preparare qualche pasto in casa.
Andrea provvede subito a sturare il lavandino della cucina che è otturato. I bambini contentissimi trovano due accendini a forma di pistola e si mettono a giocare alle spie.
La giornata passa tranquillamente: andiamo alla Localiza per affittare una macchina per i giorni successivi e facciamo un po' di acquisti.
Ushuaia è un bel centro commerciale, ricco di negozi di artigianato. Una gradita sosta la facciamo alla libreria specializzata sull'Antartide e la Patagonia. Alle sei facciamo un salto al museo marittimo e al presidio militare che ospitava l'antica colonia penale di Ushuaia. La visita è molto interessante e i bambini sono felici.
Tornati a casa prepariamo la cena di fine anno, gnocchi al pomodoro e insalata. A mezzanotte scendiamo al porto per vedere i fuochi d'artificio. Invece tutto tace alla fine del mondo, solo le luminarie di un grande albero di Natale si riflettono nell'acqua.
Il giorno dopo verremo a sapere che tutte le cittò argentine non hanno festeggiato in segno di lutto per un grande incendio in una discoteca di Buenos Aires che ha ucciso quasi 200 persone. Dicono che anche in Italia e in Europa i festeggiamenti sono stati sotto tono per il grande maremoto che ha causato 100.000 morti in Estremo Oriente con centinaia di vittime anche tra gli europei.
Noi ci siamo limitati a un sobrio brindisi sul Canale di Beagle, inneggiando a un 2005 appena migliore di un 2004 da dimenticare. Non posso non essere malinconica, prego per Zia Helga e per me stessa.
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