15 agosto 2006. Lisbona-Evora-Estremoz

Portogallo_Estremoz2
Creato il: 14/11/2008
Data Da: 15/08/2006
Data A: 15/08/2006
Pubblicato: Si
Licenza: No
: Portogallo
Posti visitati: Evora, Estremoz
Parole chiave: orci, Alentejo, case bianche, marmo alentejano, Sé di Evora, scala a chiocciola, Università

 

Da oggi inizia il tour itinerante! Alle 10.00, con un taxi arriviamo alla sede della Europcar di Avenida Antònio Augusto Aguiar 24 per il ritiro dell’auto prenotata dall’Italia. Dopo le procedure di noleggio, ci consegnano una Peugeot 307 comoda e spaziosa, con un bel portabagagli per le nostre grosse valige.
Finalmente si parte. Da Piazza Marques de Pombal prendiamo la A2 in direzione Spagna per raggiungere la prima tappa dell’itinerario già definito da Roma: Evora, nella regione dell’Alentejo, che dista circa 150 km da Lisbona.
Dopo un’ora di autostrada semideserta che attraversa le gialle pianure dell’Alentejo, piatte e assolate, arriviamo a Evora, dichiarata patrimonio mondiale dall’Unesco. Evora è una cittadina bianca e abbagliante, con le stradine lastricate e strette e le case rifinite con bordi gialli. Lasciamo la macchina in un parcheggio a pagamento (€ 2.10 per una sosta di 6 ore!) in Piazza Agujar e ci incamminiamo verso il centro. Oggi è ferragosto e la città è semideserta, i negozietti lungo le vie sono chiusi e poche persone girano per strada, soprattutto turisti. Dopo una veloce pausa caffè raggiungiamo il punto più alto della città, dove si trovano i resti di un tempio romano e una bella terrazza panoramica sulla città. Visitiamo la Sé (cattedrale): con 3€ a testa si accede al chiostro, al piccolo museo, all’interno della cattedrale e alla terrazza, raggiungibile salendo una scala a chiocciola di 56 scalini. Per fortuna qui non è come alla Torre di Belem, non c’è molta gente e la salita alla terrazza è facile. Dall’alto si ha una bella vista sui tetti e i balconi delle case e sulla campagna circostante gialla (campi di grano), bianca (case) e rossa (tetti).
Chiediamo ad un poliziotto informazioni per visitare l’Università e lui ci dice che oggi è fechada (chiusa) Peccato: quella di Evora è la seconda università del Portogallo dopo quella di Coimbra. Pazienza, oggi siamo penalizzati dalla festività e non possiamo goderci appieno questa bella cittadina.
Dal momento che dobbiamo cercarci un alloggio per la notte, visto che siamo al 15 agosto e non vogliamo rischiare di dover dormire in macchina, partiamo subito in direzione di Estremoz che, secondo i nostri programmi, è la tappa finale di questa giornata. Da Evora Estremoz dista 45 km circa, che percorriamo in una mezz’ora.
Una volta arrivati in questa tranquilla cittadina bianca (famosa per la produzione del marmo alentejano) scopriamo che l’ufficio del turismo è già chiuso: sul vetro dell’entrata, attaccato con il nastro adesivo, è affisso comunque l’elenco delle strutture ricettive del posto con i vari recapiti. Avevamo anche noi un elenco di alloggi trovati su Internet e dopo alcuni tentativi andati a vuoto (la Quinta do Serafim è al completo; l’Aldeia de Sao Gregorio la troviamo disabitata dopo esserci persi per la campagna circostante nel tentativo di trovarla) ci fermiamo al Residencial Carvalho, che si trova proprio sopra l’ufficio del turismo, dove eravamo all’inizio.
Dopo un aperitivo in un caffè che si trova sotto un bel palazzo con finestre tutte diverse e a tema – stile veneziano, ecc. – col sole al tramonto che tinge di rosa i palazzi bianchi e tra i vecchi del paese seduti al bar che ci squadrano, raggiungiamo il Ristorante A talha in Largo de S. Caterina. È un locale semplice e per niente vistoso con altri 2 tavoli occupati da clienti portoghesi (buon segno) e con enormi orci disposti lungo le pareti. Nessun turista – tranne noi 4 – il menu è scritto in portoghese con una selezione ristretta di piatti, e con una signora molto gentile che interpreta le nostre ordinazioni in porto-spagnol-maccheronico, facilitato dalla nostra italica gestualità. Ci facciamo consigliare da lei: cucina locale e genuina, sapori deliziosi, atmosfera tranquilla e prezzi ridicoli. Ci è molto piaciuto, terremo molto da conto i suggerimenti del web!

Immagini associate

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