26 agosto. Sintra-Lisbona

Creato il: 14/11/2008
Data Da: 26/08/2006
Data A: 26/08/2006
Pubblicato: Si
Licenza: No
: Portogallo
Posti visitati: Sintra, Lisbona
Parole chiave: Rossio, Rua dos Douradores, Rua Garrett, Fernando Pessoa, Caffè A Brasileira, Castello Sao Jorge, Sè Patriarcal, Chiado, Chiado

Oggi si torna a Lisbona. Ancora una volta, l’hotel Almirante, che avevamo prenotato da Roma per l’ultima notte qui a Lisbona, è in overbooking. Ci spostano quindi all’Hotel Roma, in posizione più lontana ma di categoria superiore. Dopo esserci sistemati in camera riusciamo subito, e con la metropolitana scendiamo al Rossio.

Qui, dopo uno spuntino veloce, ci dividiamo: mentre Andrea e Sabrina fanno un salto all’Hard Rock Cafè per la magliettina di rito, noi raggiungiamo la stretta e buia Rua do Douradores (via in cui Pessoa colloca l’ufficio del triste impiegato Bernardo Soares nel suo “Libro dell’inquetudine”) e, in rua Garrett, il caffè A Brasileira, uno dei caffè letterari più famosi della città, dove erano soliti andare molti poeti, tra cui lo stesso Pessoa: all’esterno infatti c’è la sua statua in bronzo e su uno dei tavolini all’interno – sempre riservato - è posato un suo libro di poesie accanto a una tazzina da caffè.

Ci ritroviamo tutti e quattro e insieme visitiamo il Castello Sao Jorge, dopodichè ci sediamo a bere succhi di frutta in un bar sulla Praça do Sol, vicino al Monastero de S. Luzia in restauro. Il vento soffia a raffica e i bicchieri rischiamo di volare via: intanto fotografiamo il passaggio dei tram 28, prima rossi, poi gialli, alle nostre spalle.
Nel pomeriggio visitiamo la Sé Patriarcal e passeggiamo nel Chiado, dove ad un certo punto arriva un gruppo jazz-dixie che si mette a suonare in strada, dopodichè andiamo a cena al Ristorante e assaggiamo carne cotta sulla pietra direttamente al tavolo e porco all’Alentejana (cucinato con le vongole).